INCASTONATURE DETTE “A NOTTE”

INCASTONATURE DETTE “A NOTTE”

La montatura a notte del XVII, XVIII secolo, fino al 1820 circa era un metodo particolare per incastonare i diamanti in modo da massimizzare la loro lucentezza e al contempo proteggerli. Questo stile di montatura prevedeva che gran parte della pietra fosse coperta, lasciando visibile solo la parte superiore del diamante. Questo era ottenuto grazie a un sottile strato di metallo che ricopriva quasi tutta la gemma, eccetto una piccola porzione centrale. 
La corona, cioè la parte della pietra che si alza dalla cintura verso la tavola, era generalmente nascosta sotto una struttura in argento.
Questo tipo di incastonatura non solo proteggeva la pietra, ma anche contribuiva a esaltare il suo scintillio concentrando la luce sulla tavola visibile.
La tecnica di montatura a notte era particolarmente popolare nei gioielli serali, da cui deriva il nome "à la nuit". Gli orafi del XVIII secolo apprezzavano questa tecnica per la sua capacità di dare un aspetto sofisticato e misterioso ai gioielli. Questo stile era utilizzato in diversi tipi di gioielli, tra cui anelli, spille, orecchini e collane.
Gli orecchini con diamanti montati a notte ad esempio spesso presentavano disegni intricati che sfruttavano questa tecnica per massimizzare il gioco di luce.
In sintesi, la montatura a notte del XVIII secolo era un'arte raffinata che combinava estetica e funzionalità, permettendo ai diamanti di risplendere al massimo pur mantenendo un aspetto protetto e duraturo.

I diamanti rari e costosi erano così racchiusi come in uno scrigno che li ha conservati per noi per oltre due secoli.

Le dimensioni delle gemme erano solo intuibili ma non ostentate ed esposte agli sguardi dei malintenzionati.

L’eleganza era un bagliore, momenti di veloci luccichii in un atmosfera rarefatta.

Questo stile di incastonatura riflette l'ingegnosità e l'abilità tecnica degli orafi dell'epoca, capaci di creare gioielli di straordinaria bellezza e complessità.

Torna al blog

Lascia un commento

Si prega di notare che, prima di essere pubblicati, i commenti devono essere approvati.