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Li Volsi & Sostero Antichità

Anello toi et moi - contrariè in oro 18 ct con diamante old mine da 0.40 ct e rubino di sintesi

Anello toi et moi - contrariè in oro 18 ct con diamante old mine da 0.40 ct e rubino di sintesi

Prezzo di listino €980,00
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Un prezioso anello toi et moi, simbolo di un legame profondo e unico, reso ancor più straordinario dall’accostamento di due gemme di grande carattere.

La montatura in oro giallo 18 carati sostiene un brillante diamante old mine cut da 0.40 carati, che spicca per la sua lucentezza bianca e calda, accanto a un elegante rubino di sintesi, dallo splendido colore rosso acceso.

 L’armonia tra il candore del diamante e l’intensità del rubino dona al gioiello un fascino intramontabile, capace di catturare anche gli sguardi più distratti.

Le gallerie scolpite delicatamente formano due piccole corone, presentando le gemme come regine, mentre il pavé di piccoli diamanti sulle spallette aggiunge un tocco di raffinatezza, incorniciando il design con eleganza.

Con oltre un secolo di storia, quest’anello nato attorno al 1910 è rimasto incantevole, un vero testimone della maestria artigianale e del gusto senza tempo dei gioielli d’epoca.

-Per conoscere la storia dei leggendari diamanti old mine clicca qui

-Per conoscere la storia dei rubini sintetici nella gioielleria antica prosegui fino all’ultimo paragrafo.

**Dettagli tecnici**

Misura: Italia 15, modificabile gratuitamente

Materiale: oro giallo 18 carati

Gemme:

Diamante old mine cut da 0.40 carati (peso stimato da montato per difetto)

Rubino di sintesi

Epoca: c. 1910

Peso: 2.68 grammi

Condizioni: molto buone

💝 Perché acquistare questo anello?

Questo anello è una scelta perfetta per chi apprezza l’eleganza senza tempo dei gioielli antichi e desidera indossare un pezzo che racconti una storia. L’accostamento tra un diamante naturale old mine cut e un rubino di sintesi è un omaggio alla bellezza dell’epoca, quando i rubini sintetici vennero introdotti come innovazione preziosa. Frutto del metodo Verneuil, brevettato agli inizi del ‘900, il rubino di sintesi portava una ventata di modernità e permetteva a più persone di accedere alla raffinatezza di una pietra dal colore vivace e uniforme.

 ♥️ I rubini di sintesi nel gioiello antico

 L’uso dei rubini sintetici nei gioielli ha una storia interessante, specialmente a partire dai primi del ’900. In quel periodo, la domanda di pietre preziose come il rubino era molto alta, ma la disponibilità di rubini naturali di qualità era limitata e costosa. Per rispondere a questa richiesta, la produzione di rubini sintetici divenne una pratica comune, soprattutto in Europa.

-Origine e sviluppo dei rubini sintetici

La tecnica di sintesi dei rubini, che consiste nel replicare le condizioni naturali per creare pietre artificiali, fu perfezionata alla fine del XIX secolo, grazie alla scoperta del metodo Verneuil nel 1902. Questo metodo, sviluppato dal chimico francese Auguste Verneuil, prevedeva la fusione di allumina con cromo per creare cristalli di rubino sintetico, che si presentavano in una qualità molto simile a quella naturale.

-Caratteristiche e applicazioni nei gioielli

I rubini sintetici realizzati con il metodo Verneuil divennero presto una scelta popolare, poiché permettevano di ottenere pietre di un colore intenso e uniforme a una frazione del costo dei rubini naturali. I rubini sintetici erano impiegati soprattutto nei gioielli in stile Art Nouveau e Art Déco, periodi in cui il design audace e innovativo richiedeva pietre colorate brillanti e accessibili per realizzare pezzi elaborati. Gli artigiani iniziarono a usare queste pietre in anelli, collane, bracciali e spille, spesso in combinazione con altri materiali innovativi.

-Accoglienza e impatto sul mercato

Sebbene i rubini sintetici fossero apprezzati per la loro bellezza e accessibilità, all’inizio furono considerati con una certa diffidenza. Tuttavia, con il tempo, divennero socialmente accettati, soprattutto perché permettevano di possedere gioielli con rubini di grande qualità a un costo inferiore rispetto ai rubini naturali. In effetti, l’uso di rubini sintetici contribuì a democratizzare il mercato della gioielleria, rendendo i gioielli con rubini accessibili a una clientela più ampia.

In sintesi, l’introduzione dei rubini sintetici nel mercato della gioielleria dei primi del ‘900 rappresentò una vera rivoluzione, influenzando sia il design dei gioielli sia il concetto stesso di lusso, aprendo nuovi orizzonti per l’accessibilità dei gioielli raffinati.

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